Continua la serie di spot ideati per promuovere il Trovavolontariato, il servizio che aiuta i cittadini del Lazio a scoprire l’attività di volontariato più in linea con le proprie aspettative, con l’arrivo di un secondo episodio. Come il primo spot, disponibile a questo link, anche questo video è stato realizzato grazie al contributo dei ragazzi del Servizio Civile Nazionale che hanno scelto di svolgere il proprio progetto presso le sedi di Cesv e Spes.
Nati con lo scopo di avvicinare i cittadini del Lazio a questo servizio, che consente di mettere in contatto le persone desiderose di sperimentare un’attività di volontariato con le associazioni presenti sul territorio, gli spot utilizzano un linguaggio divertente e ironico. L’obiettivo? Invogliare gli spettatori a impegnarsi in prima persona, prendendo parte ad un’attività di volontariato con l’associazione più adatta alle proprie esigenze.
Con un progetto di solidarietà che si rivolge a tutti coloro che desiderino fare volontariato nelle province di Roma, Frosinone, Latina, Rieti e Viterbo e a Roma Capitale, il Trovavolontariato coniuga l’esperienza dei Centri di Servizio per il Volontariato del Lazio alla volontà di fare rete sul territorio. La sua funzione è quella di facilitare il processo di ricerca e selezione dell’attività di volontariato più vicina alle proprie esigenze da parte del cittadino, ma anche di rispondere al bisogno delle associazioni di trovare nuovi volontari in linea con le proprie attività.
Accedere al Trovavolontariato è semplice! Collegati al sito, compila il form con i tuoi dati nella sezione “Iscriviti” e indica le tue preferenze. Verrai contattato dai nostri operatori per un colloquio conoscitivo e indirizzato verso l’associazione di volontariato più in linea con le tue esigenze.
Continua a seguirci sui nostri canali social Facebook e Youtube, presto in arrivo un nuovo spot!
“Vuoi aiutare davvero qualcuno? Scopri il Trovavolontariato!” È questo il titolo della serie di spot realizzati con lo scopo di promuovere il Trovavolontariato e di avvicinare i cittadini del Lazio a questo servizio, che consente di mettere in contatto le persone desiderose di vivere un’esperienza di volontariato con le associazioni presenti sul territorio.
Nato dall’esigenza di facilitare il processo di ricerca e selezione dell’associazione di volontariato più vicina alle proprie esigenze da parte del cittadino, ma anche di rispondere al bisogno delle associazioni di trovare nuovi volontari in linea con le proprie attività, il Trovavolontariato coniuga l’esperienza dei Centri di Servizio per il Volontariato del Lazio alla volontà di fare rete sul territorio, con un progetto di solidarietà che si rivolge a tutti coloro che desiderino fare volontariato nelle province di Roma, Frosinone, Latina, Rieti e Viterbo e a Roma Capitale.
Primo di una serie di tre video, lo spot è stato realizzato grazie al contributo dei ragazzi del Servizio Civile Nazionale, che hanno scelto di svolgere il proprio progetto presso le sedi di Cesv e Spes. Gli attori del video sono infatti gli stessi ragazzi, che hanno puntato sull’ironia per invogliare gli spettatori a dare davvero il proprio contributo partecipando ad un’attività di volontariato con un’associazione presente sul territorio.
Accedere al Trovavolontariato è semplice! Collegati al sito, compila il form con i tuoi dati nella sezione “Iscriviti” e indica le tue preferenze. Verrai contattato dai nostri operatori per un colloquio conoscitivo e indirizzato verso l’associazione di volontariato più in linea con le tue esigenze.
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La mia esperienza di volontariato nasce da un lungo periodo lavorativo presso una onlus della Regione Lazio dove il lavoro non era mai solo “lavoro”, ma era qualcosa per cui ero tenuta a dare di più ed avevo la possibilità di donare qualcosa di me tutti i giorni.
Mi sono ritrovata, per mie vicissitudini, a cercare di continuare la mia esperienza di volontariato qui a Viterbo. Questa volta in un modo nuovo. Sentivo l’esigenza di sentirmi utile, essere di aiuto e di supporto per le persone in difficoltà, di impiegare il mio tempo a contatto con gli “sconosciuti” che spesso poi così sconosciuti non sono dal momento che ritrovi in loro quell’umanità comune a tutti gli esseri umani, ritrovi sullo sguardo e nel sorriso il senso della vita.
Attraverso una ricerca su internet ho trovato la Spes – alla Casa del Volontariato di Viterbo – ho preso un appuntamento con Massimiliano Venturi e mi sono recata nella sede. Il giorno del colloquio ero emozionata e contenta che ci fosse una realtà organizzata per il volontariato anche a Viterbo. Il colloquio è stato interessante e, grazie al Trovavolontariato ho lasciato il mio nominativo per iniziare a svolgere del volontariato.
Dopo pochi giorni sono stata contattata dalla responsabile del Centro di Aiuto alla Vita di Viterbo, Maria Fanti, e così dopo un primo colloquio di conoscenza sono ‘approdata’ al CAV, una realtà di volontariato presente da 35 anni sul territorio dai solidi e profondi valori e dalle ‘fattezze’ veramente accattivanti.
Un’esperienza ed una realtà per me completamente nuove, fatte di voglia di fare, sorriso, accoglienza e protezione nonché da una linea di intervento dalle solide “fondamenta” e da idee sicure, inserite nella realtà del territorio ed in sinergia con le altre realtà di volontariato presenti sul suolo sia comunale che nazionale.
Inevitabilmente mi sono ritrovata a cimentarmi in un volontariato che ti permette di portare avanti il tuo credere nei valori della solidarietà, della carità, del rispetto per gli esseri umani ed in special modo per i bambini, quelli già nati e quelli nel grembo delle loro mamme. Il rapporto con le persone in difficoltà mi ‘obbliga’ a prestare la massima attenzione al valore della vita, ritrovando con gioia ogni volta qualcosa di mio, prezioso e fondamentale: il rispetto per la vita appunto, qualcosa di profondo. Non eliminarla, ma proteggerla, difenderla, aiutando le mamme e portando avanti la tutela sociale della maternità, come bene comune.
Sono stata fortunata ad aver la possibilità quel giorno di trovare la realtà del Centro di Aiuto alla Vita per provare a promulgare e portare avanti quei valori in cui credo, l’incontro con delle persone che grazie a quest’attività, mi porta a conoscerne altre, perché con questa conoscenza e condivisione mi arricchisco sempre di più, sperando di arricchire a sua volta, il mio prossimo.
Grata a chi mi ha dato e mi da questa possibilità, a chi da anni trasmette con costanza questi contenuti e questi valori, quest’attività è diventata il mio stile di vita che mi ha portato ad avere ulteriori sbocchi anche con la Casa di Accoglienza “Madre Teresa di Calcutta” di Viterbo, di cui parlerò un’altra volta.
L’associazione di volontariato Progetto Città della Vita organizza un corso di formazione base per nuovi volontari. Un weekend intensivo‚ venerdì 10 e sabato 11 novembre‚ da dedicare alla formazione, pensata per chi intenda avviare un percorso di volontariato all’interno dell’associazione.
Fondata nel 1996, Progetto Città della Vita si propone di “portare vita” a casa di chi non può lasciare le mura domestiche per una grave malattia, nel rispetto della dignità della persona e del suo equilibrio relazionale. “Mai più soli”: è questo l’obiettivo del progetto che vuole, nel suo piccolo‚ contribuire a rendere più umana e vivibile la città di Roma‚ sempre più bisognosa di rapporti umani che non siano limitati alla sola dimensione caritatevole.
L’Associazione ha progetti di solidarietà sociale: i volontari mettono a disposizione il loro tempo offrendo un sostegno relazionale , assistenza ed informazioni a domicilio, cercando di migliorare la qualità della vita delle persone che sono costrette, per motivi diverse, all’interno delle mura domestiche.
I volontari durante i festeggiamenti per il ventennale dell’associazione. (Foto dal sito dell’associazione)
Si prendono cura della sofferenza dei malati e dei loro familiari e, in rete con altre associazioni, contribuiscono a rendere il periodo di malattia una fase della vita ancora piena di significato.
Da settembre 2016 Progetto Città della Vita è presente con i suoi volontari anche presso lo Sportello di Volontariato della Casa della Salute della ASL Prati Trionfale, per fornire supporto ed informazione ai cittadini.
I volontari di Progetto Città della Vita offrono, quindi, con gratuità e ed umana disponibilità, aiuto e condivisione ai tanti problemi personali, familiari, sociali e spirituali che gravano sulle famiglie dove c’è un malato in fase anche avanzata e cronica di malattia.
Quattro sono le parole “magiche” che sintetizzano il lavoro dei nostri volontari:Accoglienza, Ascolto, Condivisione, Accompagnamento.
Gli aspiranti volontari seguono un corso di formazione di base concentrato in 2 week-end di full immersion, con un colloquio conoscitivo e di selezione pre e post corso. A questo segue un periodo di affiancamento ad un volontario esperto per almeno 3 mesi. L’aggiornamento necessario al volontario per operare al meglio è poi garantito grazie alle riunioni mensili di condivisione e discussione dei casi seguiti a domicilio, alle conferenze periodiche ai seminari e ai corsi. Al volontario viene così offerta un’occasione che è anche di crescita personale.
Al week end di formazione intensiva previsto per venerdì 10 e sabato 11 novembre seguirà una terza giornata di formazione.
L’ associazione Meryem Anà nasce nel 2010 con lo scopo di promuovere, aggregare, formare e sostenere il volontariato che popola e anima la casa famiglia La Tenda di Abramo, gestita dalla cooperativa sociale La Nuova Arca Onlus. La Tenda di Abramo accoglie donne sole con bambini in una situazione di fragilità economica e sociale e le accompagna verso l’indipendenza lavorativa e abitativa.
Nella casa famiglia, le mamme e i loro bambini trovano una vera e propria famiglia con la quale stabilire una relazione di fiducia e di collaborazione. L’impegno di accoglienza viene proposto sia attraverso la semplicità della vita in comune, sia attraverso personale professionalmente qualificato che opera in equipe, garantendo la riuscita dell’attività educativa ed il raggiungimento degli obiettivi.
All’interno di questa cornice i volontari di Meryem Anà sono un supporto prezioso e fondamentale. Non è infatti la Casa Famiglia che accoglie il volontariato. È il volontariato che ha costruito la Casa Famiglia, riconoscendo in essa lo strumento per dare sostegno e continuità a tutto ciò che il genio e l’immaginazione, lo slancio e la generosità, la profezia e il carisma del volontariato hanno creato in questi anni. Il volontariato esprime quella cultura della condivisione, della gratuità e della gioia di essere insieme che anima tutti i nostri servizi. Sono i principi in cui ci riconosciamo e che desideriamo continuino sempre a essere radicati tra noi.
Se vuoi dare il tuo contributo l’associazione Meryem Anà è casa tua. Le possibilità di collaborare a una città più giusta e accogliente sono tantissime, e non c’è nessuna delle tue capacità che consideriamo superflua. Puoi affiancarci in casa famiglia, o sostenere il cammino delle donne, le nostre mamme, verso il lavoro e la cittadinanza, o ancora aiutarci a portare colore ed allegria nelle giornate dei loro piccoli.
Vieni a conoscerci sabato 11 Novembre 2017! L’appuntamento è per le ore 10.00 alla Casa Famiglia “La Tenda di Abramo”, in Via dei Casali di Porta Medaglia 41. Avremo modo di incontrarci, di farti visitare la casa e di condividere una gustosa merenda. Facci sapere se ci sarai contattandoci ai numeri 067136001 – 3391430793 o scrivendo a assmeryemana@gmail.com. Le mamme e i bimbi della Casa Famiglia ti aspettano!
Dopo aver terminato il liceo ho provato a fare l’università ma ho sospeso momentaneamente perché volevo fare qualcosa di pratico, quindi ho deciso di fare volontariato.Sono andata su google e ho cercato “Volontariato a Roma”, uno dei primi link che mi è apparso è stato il vostro sito. Ho letto che potevate aiutarmi a trovare l’associazione più adatta a me, dato che le associazioni sono tantissime ma spesso non è facile contattarle.
Prima di iniziare la mia esperienza ho seguito un corso base con altri aspiranti volontari. Il tempo che mi impiega è di un giorno a settimana in base alle mie esigenze quindi è molto facile conciliarlo con la vita privata.
Fare del volontariato è un’esperienza formativa e di crescita personale.
Grazie ai CSV ho trovato proprio quello che cercavo, il vostro servizio è perfetto perché seguite il volontario in tutto il percorso. Presso casa Kim insegno italiano e gioco con i bambini, credevo ci volessero competenze specifiche infatti inizialmente ero un po’ insicura, ma le persone che già si trovavano all’interno dell’associazione mi hanno tranquillizzata dicendomi che tutto avviene in modo naturale.
L’unica cosa che serve è la volontà e la sensibilità.
Consiglierei senz’altro di fare volontariato e di rivolgersi ai CSV per farsi seguire in tutto il percorso fino all’inserimento in associazione.
Roma, 21 luglio 2017
Ha condiviso con noi la sua esperienza: Giulia Ferente
Avete del tempo a disposizione e volete impegnarlo per gli altri? Avete una buona capacità di ascolto? Vi piace il lavoro di gruppo? L’AssociazioneProgetto Itaca Roma è alla ricerca di nuovi volontari, che rappresentano una risorsa fondamentale per garantire i suoi servizi gratuiti di informazione, prevenzione e supporto rivolti a persone con disturbi della salute mentale e alle loro famiglie.
Si può scegliere tra un impegno legato a un servizio continuativo nel tempo, per cui dal prossimo ottobre saranno promossi nuovi corsi base di formazione gratuiti, oppure un impegno relativo all’evento Tutti matti per il riso, sempre in programma a ottobre.
Si tratta di un evento nazionale di sensibilizzazione sul disagio psichico, organizzato per la Giornata mondiale della Salute Mentale. In tale occasione l’Associazione distribuirà sacchetti di riso Carnaroli da 1 kg in alcune piazze romane, in cambio di una piccola donazione.
Saranno numerosi i temi affrontati durante il corso base, della durata di tre mesi e con frequenza settimanale ogni mercoledì dalle ore 18.00 alle 20.00. Tra di essi: la presentazione di Progetto Itaca Roma; l’informazione sui diversi disturbi mentali come depressione, ansia, attacchi di panico, disturbi alimentari, psicosi; l’organizzazione dell’assistenza socio-sanitaria per la psichiatria; le linee guida del Gruppo Scuola, Gruppo Formazione, Gruppi di Auto Aiuto, Club Itaca, servizio di Ascolto e Risposta Telefonica e segreteria organizzativa.
Per maggiori informazioni è possibile chiedere un incontro chiamando il numero 06.87752821 oppure scrivendo a info@progettoitacaroma.org.
Chi è Progetto Itaca Roma. È un’associazione di volontariato, parte del network nazionale coordinato dalla Fondazione Progetto Itaca Onlus, che promuove programmi gratuiti di informazione, prevenzione, supporto e riabilitazione rivolti a persone affette da disturbi della salute mentale e alle loro famiglie.
«Crediamo che i disturbi mentali siano vere malattie con una componente biologica e che ogni persona colpita da una malattia della psiche debba ricevere un aiuto tempestivo, una corretta diagnosi e una cura efficace per condurre una vita piena e soddisfacente, libera dal pregiudizio e dallo stigma».
La mission dell’associazione:
Sensibilizzare la comunità per superare stigma e pregiudizio.
Informare le persone per prevenire le malattie e per orientare alla diagnosi e alla cura.
Sostenere i malati e le loro famiglie nel percorso di recupero del benessere e della pienezza di vita.
Per chi fa volontariato era già una certezza, ma da oggi anche i dati lo dimostrano: chi si impegna per il bene comune ha una qualità della vita più alta. Lo conferma l’analisi del volume di ricerca “Volontari e attività volontarie in Italia. Antecedenti, impatti, esplorazioni” (Bologna, Il Mulino, 2016), presentato oggi alla Camera dei Deputati.
La quantità (del volontariato), insomma, aumenta la qualità (della vita). Un bel risultato per quell’esercito di 6,63 i milioni di italiani (12,6%) che si impegnano gratuitamente per gli altri o per il bene comune all’interno di organizzazioni (4,14 milioni, 7,9%) o individualmente (3 milioni, 5,8%).
In particolare, i punteggi più alti di soddisfazione vengono registrati dai volontari attivi da oltre 10 anni e da quanti si impegnano in più di una associazione. Top il benessere degli over 65 anni, dove il 50,4% dei volontari organizzati si dichiara molto soddisfatto della propria vita.
E allora sotto. Ma cosa porta a fare volontariato? Detto in altre parole: come fare per avvicinare sempre più persone a questa pratica di benessere?
«Maggiori risorse socio-culturali si traducono in una maggiore propensione al fare volontariato. Per cui, più aumenta il titolo di studio e la fruizione di cultura, più aumenta la probabilità di fare volontariato», spiegano i curatori del volume, Riccardo Guidi, Ksenija Fonovi? e Tania Cappadozzi, che lanciano un messaggio alle istituzioni: «Dai risultati deriva una precisa indicazione politica: per far crescere la solidarietà e l’impegno civico è di primaria importanza investire nell’educazione, nell’istruzione universitaria e nella cultura».
Un’indicazione che arriva in un momento cruciale, mentre il Governo sta definendo i decreti attuativi della Riforma del Terzo Settore, come sottolinea il sottosegretario al Lavoro e alle Politiche Sociali Luigi Bobba nel messaggio inviato alla presentazione. «Ora siamo nel vivo della fase di stesura dei decreti attuativi della riforma che dovranno delineare una normativa attuale ed efficace. Il fine è quello di riuscire a trasformare le istanze di tutti gli attori in un complesso legislativo che riesca a fornire un impulso rinnovato ad un universo bisognoso di indicazioni univoche e mirate senza l’apporto del quale, tuttavia, il nostro Paese risulterebbe indubbiamente più povero e meno coeso», conferma il sottosegretario.
Per approfondire continua a leggere su Reti Solidali
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