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ITALIA CIVILE, IL VOLONTARIATO CREA FIDUCIA

ITALIA CIVILE, IL VOLONTARIATO CREA FIDUCIA

In questi anni di cosiddetta “disintermediazione” (crisi del ruolo dei corpi intermedi, quelli posti tra cittadino e istituzioni), «non è certo diminuita la disponibilità dei cittadini ad associarsi per impegnarsi in diverse forme di azione sociale». Lo scrivono i sociologi Roberto Biorcio e Tommaso Vitale, nell’introduzione a ITALIA CIVILE. Associazionismo, partecipazione e politica. Le reti associative e la ‘democrazia attiva’ da Tangentopoli a oggi (Donzelli, 2016, pp. VIII-216, € 28) presentato il 18 gennaio scorso all’Università della Sapienza a Roma.

Sono di certo anni di progressiva e forte disaffezione alla partecipazione politica, eppure i numeri di persone che condividono l’attivismo sociale (in cui rientra di tutto e di più), rispetto alle prime ricerche negli anni in cui l’Italia sembrava aver consegnato alla storia la cosiddetta Prima Repubblica, non sono in crescita, sì, ma neppure in calo. Circa il 16 per cento della popolazione attiva: non moltissimi, ma a ben guardare, nel quadro di una crescente esaltazione dell’individualismo narcisistico, neppure pochi.

Il punto centrale sul quale i ricercatori hanno voluto indagare, è però un altro: «le associazioni producono competenze democratiche (socializzazione) o semplicemente organizzano e rinforzano cittadini già orientati all’impegno civico (selezione)?».

Antica questione, si direbbe, aggravata ora dalle discussioni sulla “post-democrazia” (Crouch) o sulla “democrazia del pubblico” (Manin) nella quale saremmo ormai immersi, a sostegno della tesi di una crisi democratica ormai grave e irreversibile. Insomma: ritrovarsi, in modo più o meno continuativo e stabile, per occuparsi di beni pubblici, per la difesa di alcuni diritti, per il sostegno a bambini svantaggiati o per altri motivi di carattere socio-culturale (o anche solo per gestire bene il tempo libero), apre poi gli orizzonti ad un impegno politico cosciente?

Molti dati lo confermano, e per i discussant della presentazione di Italia Civile (Massimo Campedelli, Massimo Paci e Giovanbattista Sgritta) gli autori hanno il merito di dare una risposta positiva incoraggiante e ragionata.

A dispetto di quanto emergerebbe da altre recenti ricerche, pur riconoscendo che «la funzione di “scuola di democrazia” delle associazioni è stata messa in discussione da diversi studiosi», con la partecipazione associativa, intanto, «aumentano in generale le risorse disponibili per la partecipazione politica».

Per approfondire continua a leggere su Reti Solidali 

Di Vittorio Sammarco

10 Luglio 2017

Scritto da: Trovavolontariato
Catia Cruciani

Catia Cruciani

Il fatto di avere del tempo libero e molta voglia di dedicarmi agli altri mi ha portato a volermi inserire nel mondo del volontariato. Cercando in internet ho contattato direttamente il Cesv presso il Centro di Servizio per il Volontariato, dove mi è stato dato un appuntamento e al primo colloquio ho subito ricevuto il contatto di quello che prima era il direttore dell’Associazione Welcome.

Prima di entrare nell’Associazione non è prevista nessuna formazione per quanto riguarda questo centro perché per esperienza personale, essendo anche volontaria dell’Arvas ( Associazione Regionale Volontari di Assistenza Sanitaria) so che sono previsti dei corsi di formazione/orientamento principalmente laddove si svolgono attività negli ospedali.

Riesco a coinciliare molto bene la mia vita con questa attività, perché mi organizzo in modo da ritagliarmi un consistente spazio da dedicare al volontariato. Normalmente nell’Associazione Welcome sono presente due volte a settimana e in base alle esigenze e agli eventi straordinari di maggiore disponibilità.

La mia esperienza in questa Associazione è estremamente positiva, dato che siamo un ristretto gruppo di donne in un piccolo centro e si è instaurata una bella amicizia.

Per quanto riguarda il Csv consiglio di passare per il TrovaVolontariato perché per mia esperienza ho riscontrato grande facilità nella scelta dell’Associazione e molta affidabilità, grazie all’operatore del Csv che è risultato essere positivo, semplice e lineare.

In questi anni sto avendo modo di riscontrare un forte interesse e propensione da parte delle persone verso il mondo del volontariato, piene di voglia di aiutare e fare.

Roma, 21 Giugno 2017

 

Ha condiviso con noi la sua esperienza: Catia Cruciani

che fa volontariato con: Associazione Centro Welcome

Scritto da: Trovavolontariato
Patrizia Miluzzi

Patrizia Miluzzi

Da ragazza sono stata pioniera della Croce Rossa Italiana. Quando i figli sono diventati grandi, mi sono detta: “perché non ricominciare ad aiutare gli altri?”. Allora ho cominciato ad informarmi nel web ed ho trovato il sito del Centro di Servizio per il Volontariato, così sono venuta a conoscenza del progetto del TrovaVolontariato. A questo punto ho chiesto direttamente al CSV di potermi consigliare qualche associazione nella mia zona e mi è stato da subito proposto di rivolgermi alla Parrocchia San Frumenzio dove mi sono stati presentati i vari ambiti in cui avrei potuto fare volontariato, in base comunque ai miei interessi e alle mie capacità. In questo ambiente riesco facilmente a conciliare i miei impegni personali con l’attività di volontariato avendo scelto fasce orarie e giorni a me più comodi.

L’esperienza avuta con il Centro di Servizio per il Volontariato la reputo assolutamente positiva, sono stati molto disponibili e chiari, tanto che ci siamo capiti su quella che era la mia richiesta e le aree di mio interesse.  Consiglierei certamente, a chi desidera inserirsi nel mondo del volontariato, di farsi guidare dagli operatori del TrovaVolontariato.

Roma, 21 Giugno 2017

Ha condiviso con noi la sua esperienza: Patrizia Miluzzi

che fa volontariato con: Associazione Volontari Televita (Casa Donata – Parrocchia San Frumenzio)

Scritto da: Trovavolontariato
Dal Cesvot, un manuale con idee e strumenti per gli over 55 che vogliono fare volontariato

Dal Cesvot, un manuale con idee e strumenti per gli over 55 che vogliono fare volontariato

Gli over 55 rappresentano il 36% di chi fa volontariato in Italia. Il Cesvot ha pubblicato un manuale con idee e strumenti  per intercettarne e valorizzarne saperi e competenze

Al di là dei giovani, la vera colonna portante del volontariato, nel nostro Paese, sembrano essere gli over 55. Per questo il Cesvot ha pubblicato un manuale, firmato da Stefano Martello e Sergio Zagari, dal titolo la “La valorizzazione del volontario senior” (pubblicato da Cesvot in “I Quaderni”, n.76 pp.151).  Si tratta di un libro che, pensato come un vademecum rivolto ad associazioni ed Enti no profit, offre istrumenti e idee per accogliere e valorizzare i volontari senior.

Come spiegano gli autori, i volontari senior sono una grande risorsa per le associazioni per almeno tre motivi: oltre a rappresentare un grande bacino demografico a cui attingere, sono già oggi una percentuale importante di chi svolge volontariato. Secondo Istat, infatti, gli over 55 sono il 36% di chi fa volontariato, numero destinato a crescere nei prossimi anni se consideriamo che tra dieci anni gli over 50 saranno quasi il 45% della popolazione e nel 2050 gli over 65 saranno oltre il 33%. Inoltre i volontari senior mostrano un bassissimo tasso di abbandono e offrono (gratuitamente) unpatrimonio di conoscenze, relazioni ed esperienze spesso molto utili per sviluppare o rafforzare l’attività di un’associazione.

Un intero capitolo è dedicato agli strumenti attraverso i quali intercettare i volontari “over 55”, dall’annuncio alle modalità di colloquio. Non mancano consigli su come migliorare le dinamiche interne ai gruppi di volontari e su come trasformare il dialogo intergenerazionale in un’opportunità per tutta l’organizzazione.

Il libro è disponibile gratuitamente in formato pdf sul sito del Cesvot, oppure è possibile richiederne una copia gratuita compilando il modulo online. (Cristina Galasso)

Fonte: Redattore Sociale

18 maggio 2017

Scritto da: Trovavolontariato
Terzo settore, online sulla piattaforma gratuita Italianonprofit.it la guida alla riforma

Terzo settore, online sulla piattaforma gratuita Italianonprofit.it la guida alla riforma

Sul portale, curato dalla start up Italia non profit, la riforma viene presentata per macro argomenti, spiegati per punti essenziali con link ai testi dei decreti attuativi

 

La start up “Italia Non Profit” mette a disposizione sul proprio portale italianonprofit.it una guida alla riforma del Terzo settore. La guida interattiva è aggiornata in tempo reale e suddivisa per macro argomenti. La riforma, sul portale nel quale è possibile trovare informazioni sulle  tante realtà del Terzo settore, viene spiegata per punti essenziali, corredati da fonti ai decreti attuativi, al vaglio in queste commissioni di Camera e Senato.

“È la prima riforma organica che riguarda un settore fondamentale della vita del Paese, e per questo è interessante analizzarla, comprenderne le sue parti, visualizzare i cambiamenti e i passaggi fondamentali –ha affermato Giulia Frangione, una delle fondatrici di Italia Non Profit -. Segna un passaggio importante, storico, non solo per gli Enti stessi, direttamente interessanti, ma più in generale per la società”.

Fonte: Redattore Sociale

24 maggio 2017 – MILANO

Scritto da: Trovavolontariato
Racconti di volontariato

Racconti di volontariato

A Bari il Csv “San Nicola” lancia “Racconti di volontariato” e dà occasione alle associazioni di presentarsi

Lo speakers corner “Racconti di volontariato” è la novità proposta dal Csv“San Nicola” per l’undicesima edizione di Volontariato in piazza

 

A Bari il Centro di servizio al volontariato“San Nicola”, riprendendo un’idea nata all’Hyde Park di Londra, per l’undicesima edizione di “Volontariato in piazza” (inizia il 17 giugno), lancia lo speakers corner “Racconti di volontariato” e dà occasione alle associazioni di presentarsi. Lo spazio offrirà la possibilità alle associazioni coinvolte in piazza di parlare del proprio operato e di affrontare degli argomenti, rivolgendosi a un pubblico ampio. Si parlerà di bullismo e cyber-bullismo, di rapporti tra genitori e figli Lgbt, di mobilità studentesca, di migranti, di prevenzione ed educazione alla salute fra i giovani, di dipendenze e testimonianze di cambiamento e di tanto altro ancora.

Racconti di volontariato vuole essere una sfida per le associazioni, perché devono provare a comunicare con il pubblico in soli 5 minuti, un’esperienza di cui hanno appreso tecniche e metodo nel corso di formazione “Sapere comunicare e parlare in pubblico” organizzato dal Csv “San Nicola”.

Fonte: Redattore Sociale

7 Giugno 2017 – BARI

Scritto da: Trovavolontariato
Volontariato, ecco le opportunità per trovare l’associazione giusta

Volontariato, ecco le opportunità per trovare l’associazione giusta

Trovavolontariato, l’iniziativa permanente promossa dai Centri di Servizio per il Volontariato del Lazio per aiutare gli aspiranti volontari a trovare la propria associazione ideale. Dopo un anno di sperimentazione sul territorio di Roma, il servizio Trovavolontariato si allarga oggi all’intera regione Lazio

ROMA – Presentato a Roma il Trovavolontariato, l’iniziativa permanente promossa dai Centri di Servizio per il Volontariato del Lazio per aiutare gli aspiranti volontari a trovare la propria associazione ideale. Dopo un anno di sperimentazione sul territorio di Roma, il servizio Trovavolontariato si allarga oggi all’intera regione Lazio. Presente l’assessore alle Politiche Sociali della Regione Lazio, Rita Visini, che ha annunciato l’impegno dell’Amministrazione a promuovere ilTrovavolontariato sul territorio e attraverso il sito web della Regione, in un’ottica più ampia di collaborazione tra realtà associative locali e istituzioni.

Qual è l’Associazione ideale? Il Trovavolontariato è un servizio che permette a chi ha voglia di impegnarsi, ma non ha ancora incontrato l’associazione che fa per lui/lei, di essere supportato nell’individuazione dell’associazione ideale grazie all’indicazione di pochi semplici parametri: zona di riferimento, utenti destinatari del servizio (come donne, minori, anziani, ambiente, persone con disabilità,…), motivazioni, competenze e altre preferenze personali. Gli operatori dei CSV Lazio incontrano l’aspirante volontario e agevolano l’inserimento presso l’organizzazione di volontariato accreditata dai CSV. È un servizio innovativo di sostegno all’impegno civico, accessibile a cittadini di ogni età e che prescinde dall’istruzione o precedenti esperienze, basato sull’approfondita conoscenza del mondo associativo dei CSV Lazio. Trovavolontariato può aiutare chiunque risieda nel Lazio a contribuire al benessere della comunità mettendo a disposizione un po’ del proprio tempo.

Centoventi porte alle quali bussare.
 Oltre 200 persone hanno già iniziato il percorso con ilTrovavolontariato su Roma e grazie a questo servizio circa 80 associazioni hanno aperto la propria porta a nuovi volontari. Su tutto il Lazio, ci sono altre 300 associazioni pronte ad accogliere nuovi volontari. Di queste, quasi 120 si trovano nelle province di Viterbo, Rieti, Frosinone, Latina e Roma. “Posso paragonare l’attività di volontariato al nutrimento, indispensabile e linfa vitale della crescita”, ha detto Benedetta Triulzi, che grazie al “Trovavolontariato” ha iniziato il suo percorso presso l’Associazione Casa dei Diritti Sociali. “Devo riconoscere – ha sottolineato – che, in una realtà complessa e variegata come quella di Roma, dove è chiaramente facilissimo perdersi nella varietà delle associazioni presenti sul territorio, non mi sarei mai immaginata di arrivare, in così breve tempo, a trovare un’attività così vicina ai miei interessi e alle mie competenze”.

Nuove avventure.
 “Mi avete fatto conoscere un nuovo mondo di solidarietà, in un momento difficile della mia vita”, ha poi dichiarato Graziella Vicario, che con il Trovavolontariato ha iniziato a collaborare con ben due associazioni: ASTA (Associazione per la Salute e la Tutela degli Animali) e l’Associazione Peter Pan Onlus. “Non sapendo a chi rivolgermi per iniziare questa mia nuova avventura, ho chiesto aiuto a voi”, ha ammesso, sottolineando: “Ho riscontrato una soddisfazione personale nel donare il mio tempo a questa nuova attività che va oltre le mie aspettative iniziali”. “Non potevo sperare di meglio”, ha detto una storica volontaria dell’Associazione Sea Scout, che con il Trovavolontariato ha accolto tra le proprie forze Marco Marzocchi, atleta di nuoto della nazionale italiana paraolimpica. “C’è stata una grande empatia con Arianna – ha raccontato il neovolontario -, una bambina di 9 anni, autistica, a cui ho insegnato lo stile libero, dorso, tavoletta, tuffi. Sono stato molto contento e gratificato”.

FONTE: LA REPUBBLICA.IT MONDO SOCIALE

04 giugno 2013

Scritto da: Trovavolontariato
Cerca l’associazione e aiuta chi vuoi, Trovavolontariato si estende a tutto il Lazio

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Fare volontariato in modo mirato, aiutando gli altri in base alle propensioni personali. Il trova volontariato diventa regionale; dopo un anno di sperimentazione su Roma, il servizio che fa scattare la scintilla tra gli aspiranti volontari e l’associazione ideale si allarga su tutto il territorio del Lazio. Il servizio permette, a chi ha voglia di impegnarsi nel sociale, di essere supportato nell’individuazione della struttura ideale, grazie a semplici parametri: zona di riferimento, utenti destinatari del servizio (donne, minori, anziani, disabili), motivazioni e competenze.

Scritto da: Trovavolontariato

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